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Scuola e disabilità.

La scuola italiana si distingue per la sua attenzione all'inclusione come modalità "quotidiana" di gestione delle classi. Questo implica che la formazione deve essere rivolta non solo agli insegnanti specializzati nel sostegno, ma anche a tutti gli insegnanti curricolari. Indicazioni e linee guida sottolineano che la diversità rappresenta una grande sfida per l'azione didattica ed educativa, ma che affrontarla con competenze adeguate nelle strategie didattiche inclusive non risponde solo ai bisogni degli alunni con disabilità o disturbi specifici di apprendimento, ma migliora anche la qualità dell'apprendimento di tutti gli alunni.

L'obiettivo è di ripensare la progettazione curricolare come flessibile e aperta a differenti abilità, attenta all'accrescimento di competenze complementari che contribuiscono al percorso educativo personalizzato degli studenti. Attualmente, ci sono circa 258.000 classi e 420.000 alunni con disabilità e DSA. La presa in carico dell'alunno deve essere realizzata da tutta la comunità educante, evitando processi di delega al solo docente di sostegno. Ciò richiede interventi formativi mirati, specifici e modulari che tengano conto dei diversi livelli di partenza dei partecipanti alla formazione, e che si basino su una visione partecipata dell'inclusione e sulla cooperazione e il cooperative teaching.

All'inizio di ogni anno scolastico, è auspicabile che si realizzino incontri e riunioni mirate con la più ampia partecipazione del consiglio di classe o dell'intero team docente, in tutte quelle classi che accolgono alunni con disabilità o con altre difficoltà/disturbi di apprendimento, per prevedere collegialmente specifici interventi formativi. È importante evidenziare, anche all'interno dei percorsi formativi, l'importanza del lavoro in rete e della programmazione territoriale, rammentando l'operato e la disponibilità di scuole-polo per l'inclusione, presso le quali operano docenti con specifiche competenze, ad esempio nel campo delle nuove tecnologie per la disabilità.


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